"Ahora mismo no es posible ganar al Barça", cosi si era espresso in settimana Schuster in conferenza stampa e questa frase gli è costata l'esonero a pochi giorni dal Clasico.
Al suo posto è arrivato Juande Ramos, ma la realtà attuale dei fatti è molto più vicina alla disamina dell'ex tecnico merengue.
Il Barcellona di questi tempi è un'orchestra che conosce a memoria il suo spartito ed ha degli eccellenti solisti che dopo un breve periodo di apprendistato hanno imparato la musica e ora la stanno suonando un pò a tutti.
Dolce e sublime la melodia blaugrana, ruvido ed improvvisato il tentativo di risposta dei blancos che sono scesi sul terreno di gioco con un 4-4-1-1 messo in campo per non prenderle, ma anche per non darle.
Raul posizionato dietro Higuain e Sergio Ramos a sinistra erano molto indicativi della partita che avesse intenzione di giocare Juande.
I primi 20 minuti sono stati di totale dominio azulgrana senza che il Real potesse controbattere, anche perchè il suo schieramento prevedeva in primis di non prendere gol, per evitare una figuraccia storica.
Le 2 linee di 4 erano molto compatte e hanno "parato" diverse conclusioni. C'era l'amletico problema di dover fermare Messi e alla fine i giocatori madridisti hanno convenuto che era meglio utilizzare le maniere forti e i raddoppi di marcatura.
Per vedere il primo tiro in porta del Real bisogna attendere il 18° con Sneijder che calcia di poco alto dal limite, ma l'occasione più grande di tutto il primo tempo capita sui piedi di Drenthe che al culmine di un'azione spettacolare di contropiede avviata da un grande passaggio di Raul in profondità, calcia malamente su Victor Valdes in uscita disperata.
Da li in poi è ancora solo Barça e il primo tempo termina con Metzelder, Ramos e Drenthe ammoniti, ovvero il centrale sinistro, il terzino sinistro ed il centrocampista sinistro: in pratica per fermare Messi tutti hanno usato le cattive, e dire che la "Pulga" non era nemmeno in una grande serata.
Nel secondo tempo non è calato il dominio degli uomini di Guardiola che a fine partita avranno qualcosa come quasi l'80% di possesso palla.
L'ingresso del canterano Palanca però aveva smosso qualcosa nel Real e di tanto in tanto questo ragazzino in barba all'emozione del debutto aveva messo in difficoltà Abidal con la sua sfrontatezza, i suoi dribbling e per poco non ha trovato la rete al termine di un bel uno-due con il capitano, sventato da Valdes.
Man mano però saliva la pressione blaugrana, pressione che al minuto 70 sfociava in un rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. Sul dischetto ci va Eto'o che però esalta un Casillas che eroicamente aveva tenuto fin li la sua porta imbattuta.
Sembrava destinata a finire 0-0 una partita nettamente dominata dai padroni di casa. Sembrava ma all'83° da un angolo corretto di testa da Puyol il camerunense Eto'o si è rifatto dall'errore dal dischetto insaccando l'1-0 meritatissimo da 2 passi che ha tagliato le gambe al fin li orgoglioso Real.
In quel preciso istante è finita la partita; il resto è stato solo una passerella trionfale per i campioni in pectore che raccolgono cosi il testimone dai campioni in carica ormai spodestati.
Puyol e Marquez insuperabili, Dani Alves un treno sulla destra, Yayà Tourè un gigante in mezzo al campo, Xavi come sempre mente del gioco,Henry un leone alle prese con quel cagnaccio di Salgado sitemato a uomo su di lui.
Fosse finita cosi, pero sarebbe mancata la ciliegina sulla torta, ma nella grande serata del Barça fin li era mancato il giocatore più atteso di tutti, quel Messi che nel secondo tempo aveva ingigantito i meriti della difesa merengue che era stata abilissima nel chiuderlo quasi sempre.
Non poteva finire cosi , sarebbe mancato qualcosa, cosi al 91° Messi ha finalizzato un contropiede con un tocco sotto, sublime, beffardo e irriverente.
Casillas fin li eroico ha dovuto inchinarsi al più grande interprete del calcio mondiale attuale, e con lui anche Cannavaro che nell'estremo tentativo di recuperare è andato a sbattere contro il palo.
A quel punto si che la festa era completa e il triplice fischio di Medina Cantalejo ha messo fine ad una grande partita in cui il Barça ha nettamente dominato nel gioco, ma in cui il Real seppur sconfitto ha lottato con orgoglio e a testa alta contro una squadra contro cui "Ahora mismo no es posible ganar", Schuster lo aveva detto.
Al suo posto è arrivato Juande Ramos, ma la realtà attuale dei fatti è molto più vicina alla disamina dell'ex tecnico merengue.
Il Barcellona di questi tempi è un'orchestra che conosce a memoria il suo spartito ed ha degli eccellenti solisti che dopo un breve periodo di apprendistato hanno imparato la musica e ora la stanno suonando un pò a tutti.
Dolce e sublime la melodia blaugrana, ruvido ed improvvisato il tentativo di risposta dei blancos che sono scesi sul terreno di gioco con un 4-4-1-1 messo in campo per non prenderle, ma anche per non darle.
Raul posizionato dietro Higuain e Sergio Ramos a sinistra erano molto indicativi della partita che avesse intenzione di giocare Juande.
I primi 20 minuti sono stati di totale dominio azulgrana senza che il Real potesse controbattere, anche perchè il suo schieramento prevedeva in primis di non prendere gol, per evitare una figuraccia storica.
Le 2 linee di 4 erano molto compatte e hanno "parato" diverse conclusioni. C'era l'amletico problema di dover fermare Messi e alla fine i giocatori madridisti hanno convenuto che era meglio utilizzare le maniere forti e i raddoppi di marcatura.
Per vedere il primo tiro in porta del Real bisogna attendere il 18° con Sneijder che calcia di poco alto dal limite, ma l'occasione più grande di tutto il primo tempo capita sui piedi di Drenthe che al culmine di un'azione spettacolare di contropiede avviata da un grande passaggio di Raul in profondità, calcia malamente su Victor Valdes in uscita disperata.
Da li in poi è ancora solo Barça e il primo tempo termina con Metzelder, Ramos e Drenthe ammoniti, ovvero il centrale sinistro, il terzino sinistro ed il centrocampista sinistro: in pratica per fermare Messi tutti hanno usato le cattive, e dire che la "Pulga" non era nemmeno in una grande serata.
Nel secondo tempo non è calato il dominio degli uomini di Guardiola che a fine partita avranno qualcosa come quasi l'80% di possesso palla.
L'ingresso del canterano Palanca però aveva smosso qualcosa nel Real e di tanto in tanto questo ragazzino in barba all'emozione del debutto aveva messo in difficoltà Abidal con la sua sfrontatezza, i suoi dribbling e per poco non ha trovato la rete al termine di un bel uno-due con il capitano, sventato da Valdes.
Man mano però saliva la pressione blaugrana, pressione che al minuto 70 sfociava in un rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. Sul dischetto ci va Eto'o che però esalta un Casillas che eroicamente aveva tenuto fin li la sua porta imbattuta.
Sembrava destinata a finire 0-0 una partita nettamente dominata dai padroni di casa. Sembrava ma all'83° da un angolo corretto di testa da Puyol il camerunense Eto'o si è rifatto dall'errore dal dischetto insaccando l'1-0 meritatissimo da 2 passi che ha tagliato le gambe al fin li orgoglioso Real.
In quel preciso istante è finita la partita; il resto è stato solo una passerella trionfale per i campioni in pectore che raccolgono cosi il testimone dai campioni in carica ormai spodestati.
Puyol e Marquez insuperabili, Dani Alves un treno sulla destra, Yayà Tourè un gigante in mezzo al campo, Xavi come sempre mente del gioco,Henry un leone alle prese con quel cagnaccio di Salgado sitemato a uomo su di lui.
Fosse finita cosi, pero sarebbe mancata la ciliegina sulla torta, ma nella grande serata del Barça fin li era mancato il giocatore più atteso di tutti, quel Messi che nel secondo tempo aveva ingigantito i meriti della difesa merengue che era stata abilissima nel chiuderlo quasi sempre.
Non poteva finire cosi , sarebbe mancato qualcosa, cosi al 91° Messi ha finalizzato un contropiede con un tocco sotto, sublime, beffardo e irriverente.
Casillas fin li eroico ha dovuto inchinarsi al più grande interprete del calcio mondiale attuale, e con lui anche Cannavaro che nell'estremo tentativo di recuperare è andato a sbattere contro il palo.
A quel punto si che la festa era completa e il triplice fischio di Medina Cantalejo ha messo fine ad una grande partita in cui il Barça ha nettamente dominato nel gioco, ma in cui il Real seppur sconfitto ha lottato con orgoglio e a testa alta contro una squadra contro cui "Ahora mismo no es posible ganar", Schuster lo aveva detto.
Ecco la sintesi del match:
Ciao, che ne pensi di Karim Benzema? Ho scritto un articolo su di lui, mi piacerebbe che tu lo leggessi e lo commentassi per sapere la tua opinione. Ciao!
RispondiElimina