lunedì 6 ottobre 2008

Va in archivio un altro week-end di calcio




La 2 giorni di calcio mondiale ha proposto grandi temi per il lunedi.

Partiamo dalla partita del sabato: doveva essere la sfida tra Messi e Aguero, ma alla fine è diventata la sfida tra Messi e l'Atletico. Una "Pulce" cosi fa davvero tremare l'Europa e la Spagna che guarda ammirata al più grande talento contemporaneo.

Il 6-1 finale rende merito ad un Barcellona che nella prima mezz'ora ha demolito i Colchoneros con un calcio spettacolare sublimato dal talento incommensurabile di un Messi stratosferico a dimostrazione che sono le grandi squadre a rendere grandi un giocatore e non viceversa.

La mia impressione è che se dovessero sbloccarsi definitivamente Henry ed Eto'o e se Hleb riuscirà ad inserirsi nei meccanismi di gioco di Guardiola questo Barça ha qualcosa in più anche del Real.


L'altra partita del sabato sera era quella dell'Inter di Mourinho che a San Siro attendeva il Bologna di Arrigoni che proprio a Milano aveva colto l'unico successo stagionale.

Nell'Inter del tridente che cambia ad ogni partita c'è solo una certezza: Zlatan Ibrahimovic, che con un tacco spettacolare di "Manciniana memoria" ha portato avanti i nerazzurri che però non hanno convinto nel gioco e il sospetto della mancanza di idee a centrocampo diventa l'indiziato N°1 nel balbettante avvio interista.

Sono primi in classifica, questo è un dato di fatto, ma il loro gioco è poco gradevole e a tratti improvvisato.

Per carità, lo Special One non ha mai brillato per il gioco spettacolare, ma almeno il suo Chelsea aveva dei tratti inconfondibili come le cavalcate di Carvalho a impostare i contropiedi post-palle inattive, gli inserimenti dei centrocampisti (all'Inter l'unico che ha questa caratteristica è Cambiasso che però nel ruolo attuale (non il difensore part-time) davanti alla difesa è troppo bloccato), e la grande duttilità delle ali d'attacco.

All'Inter per ora manca tutto ciò e nemmeno l'impacciato e volenteroso Adriano riesce a ritornare sui livelli del 2004/05 nonostante le attenzioni di un tecnico che crede in lui, mentre Balotelli per ora è stato risposto nello sgabuzzino, per non parlare di Crespo.


Nella domenica di calcio internazionale (vi parlo solo delle partite che ho seguito in diretta) spiccano la roboante vittoria dello Zenit che si congeda dal suo pubblico prima della pausa per le nazionali con un 8-1 al Luch che forse non si aspettava tanta furia da parte degli uomini di Advocaat.


Il Liverpool (che ho seguito contemporaneamente allo Zenit) ha dimostrato di essere davvero forte e questo potrebbe essere davvero l'anno buono per ritornare in vetta alla Premier che ormai manca da 20 anni.

Dopo il vantaggio del City, Felipao aveva già iniziato ad assaporare una settimana da capolista solitario, ma non ha fatto i conti con Torres e Kuyt che hanno ribaltato il risultato e consegnato a Rafa Benitez una vittoria memorabile che conterà tantissimo a fine anno in termini di punti e anche di morale.

Morale sotto i tacchi per il Tottenham invece che ha perso 1-0 in casa contro le tigri di Hull che in una settimana hanno saccheggiato tutto il North London.


Capolista della Liga per ora è il Valencia che a mio avviso ha il miglior tecnico del campionato. Unai Emery già lo scorso anno alla guida dell'ALmeria ha dimostrato di essere in gamba e quest'anno si sta consacrando la dove nella passata stagione hanno fatto figuracce un pò tutti.

Il Valencia a corto di liquidi ha deciso di puntare sul basso profilo mettendo sotto contratto Emery, ma si è ritrovato in casa un allenatore preparato, maniacale nella cura dei particolari e conoscitore del calcio.

La vittoria de "Los Ches" contro il Valladolid è stata subito bollata come "vittoria all'italiana", ma in attesa del bel gioco va bene cosi, un contropiede perfetto e 3 punti in cassaforte.


In serata ho avuto modo di seguire anche l'acceso derby tra Olympiakos e Aek terminato 2-0 per i padroni di casa che non hanno incantato, ma in 3 minuti hanno avuto il merito di chiudere la partita. Per gli amanti del calcio argentino era anche il confronto tra Belluschi e Scocco, 2 dei protagonisti della vittoria del Newell's di Gallego nell'Apertura 2004.

Al 63' Kovacevic e al 66' Diogo hanno regalato una importante vittoria per gli uomini di Valverde che ha deciso la partita con un cambio.

Ha tolto l'abulico Belluschi (un peccato si stia perdendo cosi in Grecia) per inserire Kovacevic che alla prima occasione ha portato in vantaggio i biancorossi ateniesi.


Tralascio Milan e Real Madrid per parlare del quasi addio del Boca all'Apertura in seguito alla sconfitta contro l'Estudiantes rivitalizzato dal "Jefe" Astrada.

Ischia inizia a traballare per via delle sue scelte coraggiose, come buttare nella mischia dei ragazzini poco più che maggiorenni come Forlin, Noir, Viatri, Gaitan e Garcia.

Le necessità del momento non hanno aiutato il tecnico del Boca che ora è staccato di 8 punti dal San Lorenzo dell'ex Russo.
Dopo il vantaggio del nuovo "Tanque" Viatri, il Boca avrebbe potuto dilagare ma invece si è fatto raggiungere da un Pincha spuntato con il sinistro dalla distanza di Galvan e poi superare dalla beffarda punizione di Benitez ancora con il mancino.
Un vero e proprio colpo per gli xeneizes che hanno perso consapevolezza e lucidità. Riquelme marcato stretto è sembrato stanco, stanchissimo, a tratti imbarazzante Battaglia e il solo Gaitàn nel finale ha fatto scorrere un brivido lungo la schiena del Jefe.

Da sottolineare la prova di un grande Veròn e di un instancabile Angeleri (giocatore da prendere subito).
Astrada vince cosi il suo personalissimo derby, mentre al Boca non resta che sperare visto che il 19 ottobre si va al Monumental per un Supeclasico di importanza vitale per entrambe, nonostante sia quasi irrilevante ai fini della classifica soprattutto per la Baires millonaria.

6 commenti:

  1. ciaoo grandissimo blog,veramente bello .
    complimenti prima di tutto per come descrivi le partite e per la tua conoscenza di tanti campionati a tutte le latitudini.
    ma vedo che hai passione,la cosa piu impoortante.contnua cosi.
    comunque sono d'accordissimo con te.tutti sono sempre a cercare il grande nome,il grande campione.quando poi nel zaragoza c'era un calciatore fantastico come milito.io mi chiedo dove siano gli osservatori delle grandi squadre.
    comuque ti ho subito messo nei miei link,a presto!!
    ciau

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  2. Acepto el intercambio de links. Avísame cuando hayas llevado a cabo. Yo, lo voy a hacer ya.

    Grazie per tutto.

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  3. Ci scambiamo i link?

    p.s. ma il Genoa senza Milito, acquisito all'ultimo secondo di mercato, dove sarebbe finito quest'anno?

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  4. certo Fayzulin, il tuo lo inserisco ora

    Il Genoa senza Milito avrebbe una disperata fame di gol

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