lunedì 20 ottobre 2008

Derby dal mondo


Il sabato e la domenica di calcio internazionale hanno proposto 2 chicche per gli appassionati di calcio: il derby di Madrid e soprattutto il Superclàsico.
Partendo da sabato, l'Atletico dell'ormai traballante Aguirre aspettava al Vicente Calderòn il Real Madrid di Schuster che stenta a proporre lo spettacolo tanto richiesto dal pubblico, ma è tremendamente concreto. Ci ha messo solo 34'' Van Nistelrooy per trovare la via del goal, laddovè Ronaldo prima ne aveva impiegati 30 e Raul poi, solo 32. Sembrava di rivedere la stessa partita dello scorso anno quando il Real passò subito con Raul e poi nonostante l'Atletico stesse bombardando l'invulnerabile Casillas le merengues raddoppiarono con l'olandese. Stavolta il Real invece ha legittimato il vantaggio con la sventola di Snejder che dopo aver schiaffeggiato le mani del poco reattivo Leo Franco si è schiantata sulla traversa. Da li in poi però il gioco ha latitato con una confusione incredibile a centrocampo in cui solo i 2 volantes aregentini hanno cercato di mettere un pò d'ordine. Alla fine è salito in cattedra come al solito Aguero che ha iniziato a spadroneggiare, ma per trovare il gol, i colchoneros hanno dovuto aspettare il 90' e il piedino caldo di Simao che con una pregevole punizione ha inchiodato il match sull'1 pari. Poteva finire cosi, ma Drenthe al primo affondo è stato messo giù in area dall'inguardabile Heitinga, calcio di rigore per il Real. Al minuto 96' forse la casablanca ha capito di avere in casa un campione vero e proprio che si è preso il pallone e con la personalità che solo i grandi hanno, ha insaccato di precisione. Higuain già ai tempi di Capello aveva deciso un derby, ma stavolta è diverso per come è arrivata la vittoria e per la crescente fiducia che tutto l'ambiente madridista ripone in lui, anche in chiave futura come sostituto degli insostituibili Raul e Van Nistelrooy.
Ieri sera invece al Monumentàl è andato in scena il Superclàsico River - Boca. E' stata subito ribatezzata la partita dell'onore alla vigilia, vista la difficile posizione di classifica di entrambe, ma questa è una partita a se, non c'è classifica che tenga, non c'è pronostico, non c'è partita al mondo paragonabile al Superclasico. Dopo un primo tempo avaro di emozioni con il Boca che collezionava calci d'angolo e il River sempre a ripartire in contropiede con le sventole dalla distanza di Abelairas parate a fatica dall'incerto Garcia, nel secondo tempo è finalmente inizato River-Boca. Una costante degli ultimi anni sono state le espulsioni e per non farsi mancare nulla anche quest'anno, Ibarra ha pensato bene di farsi espellere al 52' per proteste a seguito di una rimessa laterale contesa. L'espulsione avrebbe dovuto indirizzare la partita a favore del River, ma invece ha sortito l'effetto contrario ed ha scatenato l'orgoglio xeneize e soprattutto di Riquelme che quando vede la banda rossa si esalta. Al minuto 60 da una sua pennellata su punizione al centro dell'area è arrivato il vantaggio ospite con una incornata di Viatri, un gol degno del miglior Palermo, uno dei tanti assenti di quest'anno. Dopo il gol è salito in cattedra il diez di Ischia che con giocate degne di un fenomeno, quale lui è, ha gestito a suo piacimento la partita. Troppo poco questo River, troppo piccolo Buonanotte al cospetto di J.R., e troppo confusionario il finale degli uomini di Simeone che si affannavano a cercare il pareggio mentre Riquelme con la sua classe gli nascondeva il pallone per farlo riapparire all'improvviso in ogni dove. Avesse segnato, questo sarebbe ricordato per sempre come il suo Superclàsico, ma per ora va bene cosi, alla fine ha anche abbracciato Caceres con cui in settimana si era scontrato a muso duro ribadendo che "en la cancha todos somos amigos" fuori ognuno vive la sua vita. La sconfitta fa traballare e non poco Simeone a cui resta solo la speranza di fare strada in Copa Sudamericana, dove è atteso da un quarto niente male contro i messicani del Chivas Guadalajara, mentre per il Boca si apre la prospettiva di un semestre positivo, con l'Apertura non del tutto abbandonato nonostante la grande fuga del San Lorenzo a +8 e la Sudamericana come ancora di salvataggio. In poco più di 90' per entrambe le squadre è cambiata una stagione, è questa la magia del Superclàsico.
Sintesi River-Boca 0-1 (60' Viatri)

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