giovedì 30 ottobre 2008

Un sogno che diventa realtà



Maradona nuovo DT de la Seleccion

Oggi è un giorno molto importante per gli appassionati di calcio, infatti precisamente 48 anni fa a Villa Fiorito nasceva Diego Armando Maradona. Non c'era, dunque, giorno migliore per parlare del suo nuovo incarico di allenatore della nazionale argentina. Sin da quando ha smesso di giocare c'è sempre stato qualcuno che lo ha proposto come selezionatore dell'Argentina e il suo nome ritornava in auge di tanto in tanto ogni qual volta c'era da mettere sulla graticola i vari Bielsa, Pekerman e Basile, ma fin'ora era sempre stata solo un'affascinante ipotesi. Il sogno del grande Diego è diventato finalmente realtà martedi 28 novembre quando il presidente dell'AFA Julio Grondona gli ha comunicato che sarebbe stato lui il nuovo DT della selecciòn.
Nella corsa alla panchina lasciata libera dal dimissionario Basile ha battuto grandi allenatori del calibro di Bianchi, Diaz, Simeone e Batista che più volte sono stati accostati alla panchina che fu del "Coco". Alla fine, però a scegliere è stato Grondona che con una decisione quantomai azzardata e coraggiosa ha deciso di affidarsi al più grande di tutti per risollevare le sorti di una nazionale che non era allo sbando, ma non stava dando i risultati sperati nell'ultimo periodo.
Non starò qui a dire se la scelta è stata azzeccata oppure no, perchè non è mio compito giudicare, ma mi limiterò solamente a commentare la notizia, al contrario di molti giornalisti che prima ancora di vederlo all'opera lo stanno già criticando per l'inesperienza.
Ora come nel 1986 sarà aiutato da Carlos Bilardo che avrà il compito di guidarlo dall'alto, ma in primis Diego ci ha tenuto a ribadire che sarà lui ad andare in panchina, già dal 19 novembre per la sua prima contro la Scozia. Ad affiancarlo ci sarà un bel pezzo di quella Argentina campione del mondo nel 1986, infatti tra i suoi collaboratori figurano i vari Signorini, Brown, Troglio, Batista, Goycochea, Olarticoechea, molto più che semplici uomini del suo staff, ma amici di sempre che con lui hanno condiviso tante gioie e anche qualche dolore.
La Selecciòn del futuro parte da loro, mentre per quanto riguarda i giocatori la mia personale opinione è che sarebbe un peccato bruciare 2 anni di lavoro comunque positivo di Basile e l'ideale sarebbe continuare con quel blocco e pian piano inserire dei volti nuovi senza stravolgere una nazionale che è pur sempre in corsa per un posto ai mondiali e ha perso in finale una Copa America letteralmente dominata.
Al momento della sua nomina Maradona ha subito fatto sapere che darà più libertà a Messi e più spazio a Veron. La Brujita ha avuto il suo spazio anche nella gestione precedente, ma più volte si è messa in dubbio la sua coesistenza con Riquelme, l'uomo cardine del "equipo de memoria" di Basile. Dovrebbe inoltre entrare a far parte in maniera stabile della Selecciòn, Angel Di Maria che ha incantato il mondo alle recenti Olimpiadi.
In attesa di vederlo all'opera non resta che sperare che Maradona come allenatore valgo almeno la metà di quando era calciatore, beh se cosi fosse allora per l'Argentina si preannunciano nuovi tempi di gloria e chissà che il grande Diego non possa sollevare di nuovo una coppa del mondo a 24 anni di distanza da quella volta a Città del Messico.
Auguri.

6 commenti:

  1. La formazione e la tattica la deciderà Bilardo,mentre El Pibe de Oro fungerà da sorta di prestanome di prestigio mettendoci la faccia e solo ufficialemnte sarà il direttore tecnico della Seleccion!
    A naso però,credo che l'Argentina debba confrontarsi con due problemi(se così vogliamo chiamarli,visto che la vita propone ben altre problematiche)che sono sul tavolo da tempo e dunque elencandoli in ordine di importanza:
    1.la cronica mancanza di portieri affidabili(a differenza del vicino Brasile)che da diverso tempo la scuola argentina non solo non produce più, ma addirittura riesce a creare una strana produzione di mostri nel ruolo, come i deludentissimi Carrizo,Abbondanzieri ed Ustari,cioè al momento attuale,i 3 "migliori" esponenti del movimento albiceleste.
    La tecnica di parare
    a ginocchia a terra e braccia allargate quasi come in preghiera,tipica della scuola albiceleste,è poi una sorta di comicità di gesto tecnico,non solo improduttivo,ma persino deleterio.
    2.l'inadeguatezza tattica di molti tecnici che in effetti,appena sbarcati in Europa hanno miseramente fallito i loro obiettivi,ritornando con la coda in mezzo alle gambe,nel più accogliente(e fallosissimo) torneo interno.
    ........
    Il tutto proprio quando il calcio argentino produce in serie campioni e campioncini un pò in tutti i ruoli;è bicampione olimpico e bicampione mondiale under 20 consecutivamente e,ironia della sorte,avendo regalato,per esubero di talenti,un tale chiamato Camoranesi(praticamente sconosciuto in Argentina,visto che giocava in Messico) alla nazionale italiana,il quale ha aiutato prepotentemente a divenire campione del mondo la stessa.
    Probabilmente l'unico calciatore del Bel Paese attualmente in grado di saltare con facilità l'uomo...(insieme a Giovinco...)!!!
    Ciao;-)

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  2. Vojvoda è sempre un piacere averti qui sul mio blog perchè i tuoi commenti sono sempre competenti e interessanti.
    D'accordissimo sulla questione riguardante i tecnici che in Argentina puntano più sull'astuzia che su effettive capacità tattiche, basti vedere Sensini che all'Udinese ha fallito mentre all'Estudiantes ha lottato con il River per il titolo. Ad ogni modo il più deludente di tutti è stato Bianchi che dopo aver vinto tutto e di più con il Boca, in Europa ha fatto letteralmente pietà.

    Al problema dei portieri (ritengo comunque Carrizo tutto sommato un buon portiere) ci aggiungo quello dei centrali difensivi che non mi sembrano di livello eccelso, o almeno stonano rispetto al resto della squadra.

    Ciao e aspetto i tuoi prossimi commenti.

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  3. Creo que Maradona lo puede hacer bien, de todas formas, no esperaba para nada su nombramiento como seleccionador de la albiceleste.


    Un abrazo, amigo.

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  4. mha,non so.io ho difeso maradona ultimamente da chi lo attaccava a prescindere dicendo già che l'avventura di diego era segnata in partenza e che un uomo come lui non poteva rinascere e chiudere col passato.
    detto questo però penso che maradona di tattica sappia poco o nulla e forse nei primi tempi non avrà risultati eclatanti.ma penso che uno come maradona si rifiuti di essere li solo per il nome e non faccia attivamente il ct per la squadra.anche se è innegabile che qualcosina da biliardo dovrà apprenderla sotto il profilo tecnico tattico.ora non resta che vedere se questa sia il flop del secolo o la nascita di un nuovo grande allenatore.

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  5. Giovanni anche io come te credo che Maradona non sia il tipo da metterci solo la faccia, ma a mio avviso molto dipenderà da ciò che ha deciso Julio Grondona e francamente nessuno di noi può saperlo.
    E' chiaro che la presenza di Bilardo spinga a pensarla come Vojvoda riguardo a chi sarà effettivamente a decidere, cmq tra qualche mese ne sapremo di più.....

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