venerdì 7 novembre 2008

Le magnifiche 4 della Sudamericana







Eccole tutte le facce felici della Sudamericana. Estudiantes de La Plata, Argentinos Juniors, Chivas Guadalajara e Internacional de Porto Alegre: sono loro le 4 semifinaliste della Copa.
Già dall'inizio avevo pronosticato la vittoria finale del Chivas, quindi un suo approdo in semifinale non mi sorprende, ma se la presenza dell'Estudiantes si poteva prevedere, lo stesso non può dirsi di Argentinos e Internacional. Ci si sarebbe aspettati degli scontri titanici tra Boca e River, Palmeiras e San Paolo, invece come spesso accade in Sudamericana, spazio alle outsider.

Partiamo dall'Estudiantes: il periodo buio sembra essere ormai alle spalle e l'arrivo del "Jefe" Astrada ha riportato consapevolezza in un gruppo forte che annovera tra le sue fila gente del calibro di Veron, Boselli, Fernandez, e Angeleri (ottimo terzino destro di cui sentiremo parlare in futuro anche in chiave selecciòn).
L'approdo in semifinale è arrivato al termine di una battaglia in Brasile contro il Botafogo sotto la pioggia torrenziale dell'Engenhao di Rio de Janeiro.
Pronti via e proprio Angeleri spegne le residue speranze del Fogao con una rete che porta a 3 i gol vantaggio del Pincha vittorioso all'andata per 2-0.
Al 33' arriva il raddoppio di Salgueiro abile a sfuttare lo spazio concessogli dai centrali brasiliani. Da li in poi la partita è finita e i gol di Lucio Flavio e Andrè Luis sono serviti solo a rendere meno amara l'eliminazione, ma per (s)fortuna ci ha pensato Andrè Luis ad animare la serata con una sceneggiata impietosa. Dopo essere stato ammonito infatti ha tolto di mano il cartellino all'arbitro Chandia con fare minaccioso e si è beccato un rosso sacrosanto che gli varrà anche una bella squalifica.

L'Argentinos Juniors dopo la vittoria alla Palestra Italia si è concessa un bis memorabile a La Paternal ancora senza subire reti da un Verdao ormai proiettato alla lotta sao paulina con il San Paolo per la conquista del Brasileirao.
L'1-0 dell'andata poneva il Bicho in una posizione favorevole che sommata al quasi completo disinteresse verso la Copa del Palmeiras ha fatto si che la partita scorresse senza particolari sussulti da ambo le parti.
Il 2-0 finale è merito di 2 colpi di testa di Scotti e Pavlovich che in poco meno di 20 minuti ha archiviato la pratica e ora in semifinale dovranno vedersela contro l'Estudiantes in un derby tutto argentino che per la la sesta volta in 7 edizioni vedrà in finale una rappresentate albiceleste.

Il Chivas si è guadagnato il pass per le semifinali grazie all'impresa del Monumental in cui aveva matato il River con un 2-1 rassicurante in vista del ritorno del Jalisco.
Il ritorno si presentava quasi come una formalità per i messicani che però non hanno fatto i conti con la rabbia e la ferocia agonistica del River che già al 2' è passato con Cabràl abile asfruttare l'invito di Buonanotte. La furia iniziale del River è sfociata nel raddoppio di Falcao al 20' che stava regalando la temporanea qualificazione agli uomini di Simeone. D'incanto le critiche, i problemi e le difficoltà sembravano tutte alle spalle, ma la crisi millonaria è viva e vitale.
Cosi come nella passata Libertadores quando stavano battendo il San Lorenzo, ma si fecero raggiungere ed eliminare dalla doppietta di Bergessio, è arrivato inesorabile il pareggio del Chivas in soli 4 minuti a cavallo tra il 60' e il 64' con De La Mora e Medina.
Da li in poi la partita ha visto assedi river platensi e contropiedi messicani affidati ad Arellano e Medina, ma il risultato non si è più sbloccato.
Il 2-2 qualifica gli uomini di Flores e lascia Simeone a riflettere circa la crisi che sta affondando il suo River, che per una notte ha almeno lottato ma come spesso capita di recente ha dovuto cedere il passo al suo avversario.

L'ultima semifinalista è l'Internacional che ha compiuto la vera impresa di giornata. Sia chiaro, non era impossibilie passare il turno dopo il 2-0 dell'andata al Beira Rio, ma vincere alla Bombonera era un'impresa mai riuscita al Colorado in Sudamericana.
Sulla falsa riga della stagione in corso, Ischia ha ancora mandato in campo una squadra formata da giovani canterani più Riquelme, che aveva chiesto espressamente di giocare questo match anche se è entrato a partita in corso.
I 2 gol di Alex pesavano come macigni sulle spalle dei ragazzini xeneizes che però hanno giocato meglio il primo tempo rischiando anche di passare in vantaggio, ma al 47' il gol di Magrao sull'imbeccata di Nilmar ha spento le speranze di rimonta boquensi che in un tempo avrebbero dovuto mettere a segno 4 gol.
Al 57' su calcio di rigore Riquelme ha messo in parità l'incontro, ma al 71' ancora una volta Alex ha riportato avanti i suoi su un gran servizio in profondità di D'Alessandro che ha vinto il suo personalissimo derby giocando una gran partita, galvanizzato forse dall'aria di Superclasico che all'inizio del millennio lo vedeva opposto a Riquelme negli infuocati Boca-River di quegli anni.
La vittoria storica dell'Inter, permette agli uomini di Tite di andarsi a giocare la semifinale contro il Chivas Guadalajara, sperando di spezzare l'egemonia argentina in Sudamericana e affermarsi come la prima brasiliana ad alzare al cielo il trofeo.


Ecco tutte le sintesi:








6 commenti:

  1. Molto bene,The Chosen One!
    Volevo fare anch'io un servizio sulla copa sudamericana,però mi hai preceduto e visto che hai compiutamente assolto l'onere di coprire la seconda manifestazione interclub sudamericana,non mi resta che farti i complimenti.
    Stesera alle 21.00 vedrò la differita di Boca-Inter...
    Ciao!;-)

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  2. Grazie ancora. Come da prefazione del blog, mi sono riproposto di trattare molto da vicino il calcio Sud Americano che è quello che personalmente seguo di più e che preferisco. Mi dispiace di non aver ancora fatto un articolo sul Brasileirao di quest'anno che volge al termine, con bagarre in vetta come non succedeva da un pò di anni.

    Ciao e a presto.

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  3. Sembra che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda,una sorta di empatia visto che anch'io pensavo di fare un pezzo sul rush finale a 5 tra San Paolo,Palmeiras,Gramio,Cruzeiro ed i rubronegros.Seguo sempre il brasileirao su sportitalia e devo confessarti che quest'anno si gioca davvero all'ultimo respiro.

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  4. Gremio(chiaramente) e non Gramio come ho erroneamente digitato...!
    Ciao

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  5. Simeone da' le dimissioni: non e' piu' il tecnico del River Plate

    La decisione del Cholo dopo l'esclusione dalla Coppa Sudamericana e l'ultimo posto in campionato. Lunedi' sara' scelto un tecnico pro tempore.

    La vita di un allenatore e' come una montagna russa: se prima non lo aveva ancora ben chiaro in mente ora anche Diego Pablo Simeone lo sa. Dopo l'esordio fulminante e la vittoria di due campionati con Estudiantes e River Plate, per el Cholo e' arrivata la prima cocente delusione che lo ha portato a rassegnare le dimissioni. La eliminazione dalla Coppa Sudamericana e' stata infatti un colpo troppo duro anche per duro come lui, soprattutto se sommata all'incredibile ultimo posto dei Millonarios nel campionato di apertura, con i loro 9 punticini dopo 13 giornate. Mai era successo prima a questo punto della stagione. E cosi' il 2-2 contro i messicani del Chivas, seguito alla sconfitta per 2-1 dell'andata al Monumental ha avuto l'effetto della fatidica goccia nel vaso gia' colmo. Le dimissioni sono arrivate in seguito a una riunione alla presenza del presidente del club Jose' Maria Aguilar, il segretario Mario Israel, e l'allenatore in seconda Nelson Vivas. Lo ha comunicato il presidente della sezione calcio del River, Rodolfo Cuiña, secondo il quale a nulla e' servito il tentativo di convincere Simeone a tornare sui propri passi.

    Buio pesto per quanto riguarda il sostituto, almeno stando alle parole di Cuiña: "Non abbiamo pensato all'eventuale successore perche' eravamo convinti che avrebbe proseguito. Lunedi' nomineremo un allenatore pro tempore perche' e' la soluzione piu' pratica". Conclude cosi', dopo un campionato e mezzo la vicenda di Simeone sulla panchina del River Plate. Una vicenda piuttosto strana, di una grande giocatore diventato un tecnico vincente in un batter di ciglio, che dopo l'inatteso trionfo a La Plata si presenta a Buenos Aires aggiudicandosi il titolo alla prima avventura da tecnico dei rojiblancos, per precipitare in fondo l'anno successivo.

    goalcity.com

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  6. Beh vojvoda è un onore per me essere sulla tua stessa lunghezza d'onda viste le tue immense conoscenze.
    Cmq possiamo sempre farlo entrambi....per il Brasileirao questo ed altro, io ho appena finito di rivedere le sintesi su Sportitalia.

    Ciao.

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