lunedì 24 novembre 2008

Columbus Crew campione della MLS




We worked. We played. We won!!! E' questo lo slogan del Columbus Crew, che per la prima volta nella sua storia si è laureato campione della MLS Cup.
Ma nel citare i giocatori della squadra campione è inevitabile soffermarsi su un giocatore che più di tutti è stato decisivo, fondamentale e insostituibile nella vittoria del campionato: Guillermo Barros Schelotto.
Il titolo del Crew ha la faccia sorridente e scaltra del "Guille" che a 35 anni suonati ha ancora la voglia di giocare, divertirsi e vincere. Con quella di ieri è arrivato a 18 trofei conquistati e 24 finali giocate, numeri da record, per un grande campione. Come se non bastasse è anche tremendamente decisivo. I piedi poi, sono uno spettacolo; è bastata solo la sua straordinaria qualità nel calciare la palla a mandare in visibilio il The Home Depot Center. E' stato lui a indirizzare la partita a favore della sua squadra, come del resto tutta la stagione che lo ha visto protagonista assoluto e vincitore dell' MLS Cup Most Valuable Player. Un premio che rende onore ad un grandissimo giocatore che dopo i trascorsi vittoriosi al Boca è stato in grado di "conquistare l'America" e imporsi alla grande con numeri da capogiro: 28 presenze con 7 gol realizzati e ben 22 assist.
La finale ha reso merito alla squadra migliore e ha rispecchiato un pò i valori messi in mostra in questa stagione con i Columbus che sono passati in vantaggio al 31' con il venezuelano Alejandro Moreno che servito in velocità da Schelotto è entrato in area e con un preciso diagonale sul secondo palo ha insaccato l'1-0.
Nel secondo tempo però al 51' i New York Red Bulls hanno trovato il pareggio con John Wolyniec che in spaccata ha corretto in rete il passaggio filtrante del giamaicano Richards.
Per i newyorkesi non c'è stato nemmeno il tempo di gioire, visto che 87 secondi dopo sono ripassati in svantaggio per effetto del gol del difensore Marshall che di testa ha insaccato in rete un angolo di Schelotto (e chi sennò), un film visto e rivisto in questa stagione.
Dopo il 2-1 praticamente non c'è stato più partita con i Crew vicini al gol del K.O. con il "Mellizo" che dal limite ha preso in pieno la traversa davanti agli occhi del suo maestro Bianchi seduto in tribuna, giunto a Carson per seguire il suo pupillo.
Il gol della sicurezza è arrivato all'82' ed è stato uno spettacolo per gli occhi: l'esemplificazione del genio di Schelotto che con un tocco sotto a scavalcare la difesa ha mandato in rete il capitano Hejduk per il 3-1 finale.
I numeri con cui si chiude questa stagione sono tutti a favore degli uomini di Sigi Schmid che hanno chiuso il campionato con il secondo miglior attacco, la miglior difesa, il miglior allenatore, il miglior giocatore della stagione e della finale.
Tra gli altri giocatori fondamentali in questo titolo meritano una menzione particolare Robbie Rogers, l'ultimo "Wonder Boy" del calcio a stelle e strisce che con 6 gol e 3 assist ha dato un'importante contributo alla causa e finalmente sembra essere pronto per ritornare in Europa la sfortunata avventura all'Herenveen. Poi il centrocampista Brad Evans autore di 5 gol e 1 assist, anch'egli maturato grazie agli insegnamenti del Guille, Alejandro Moreno che con 10 gol realizzati è il Topscorer della squadra e infine il centrale Chad Marshall che oltre a sbrogliare la matassa in difesa ha provveduto anche a mettere in rete 5 gol fondamentali.
Ecco l'11 sceso in campo nella finale: William Hesmer, Frankie Hejduk, Chad Marshall, Danny O'Rourke, Gino Padula, Eddie Gaven (Steven Lenhart 93+), Brian Carroll, Brad Evans, Robbie Rogers, Guillermo Barros Schelotto (Andy Iro 91+), Alejandro Moreno.

Ecco la sintesi della gara:


E un tributo all'MVP:

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