Intervista con un grande protagonista del Clausura
Dopo una lunga inattività, inauguriamo oggi una nuova rubrica, con l'intervista a Rodrigo Pastorini, miglior goleador del Wanderers di Montevideo, con 7 reti (tutte su azione) nel Clausura, che domenica potrebbe laurearsi campione in Uruguay dopo 83 interminabili anni di attesa.
Pastorini, a 24 anni, sta vivendo uno dei momenti più significativi della sua carriera e ci parlerà proprio del suo momento attuale, delle prospettive future e anche del prossimo mondiale dell'Uruguay.
Ecco a voi l'intervista:
Ciao Rodrigo, come va? Come definiresti il momento attuale della tua carriera?
Ciao, tutto bene. Lo definirei come il miglior momento della mia carriera perchè sto giocando con continuità e inoltre siamo vicini alla conquista del titolo con la mia squadra.
Wanderers primo nel Clausura e nella classifica annuale. Che sensazione si prova ad essere vicini a vincere il campionato?
E' la miglior sensazione che si possa provare perchè vivere questi momenti non capita tutti i giorni, quindi cerco di godermeli al massimo.
Come ti trovi in questa tua nuova posizione piu arretrata?
Mi trovo molto bene perchè ho piu contatto con la palla ed ho una visione del campo differente al momento di attaccare (prima giocava da prima punta, mentre ora gioca da trequartista -ndr-), inoltre ho più libertà e piu spazio per muovermi e questo ovviamente mi piace molto.
Secondo te, quanto conta l'allenatore in una squadra?
Credo che sia determinante perchè ogni allenatore cerca di trasmettere la sua idea di calcio alla propria squadra e se i giocatori lo seguono e si fidano delle sue idee, può rivelarsi un grande valore aggiunto.
Per un uruguagio è più facile far parte della Celeste giocando nel campionato nazionale oppure in Europa?
Credo che la cosa più importante sia giocare ad alto livello, non importa dove.
In cosa devi migliorare per arrivare a vestire la maglia della nazionale?
Devo migliorare nel rendimento individuale e cercare di essere sempre titolare nella mia squadra.
Come sarà il Mondiale dell'Uruguay?
Sinceramente è molto difficile dirti come sarà. Quello che so per certo è che il gruppo è molto difficile, però abbiamo un gruppo di giocatori in grado sia di passare il gruppo che di giocarsela a viso aperto contro chiunque.
Ovviamente spero che vinca il mondiale, però è davvero molto complicato perchè la strada è lunga e ci sono squadre più forti di noi.
Con il Mondiale che torna in Brasile è impossibile non rievocare il Maracanzo del 1950. Come vivete oggi in Uruguay il ricordo di quel 16 luglio?
Si vive con tranquillità. Sebbene sia stata una cosa meravigliosa vincere nel 1950, oggi la gente è consapevole del fatto che è tutta un'altra storia.
Ovviamente se dovessimo giocare contro il Brasile, sarebbe una partita diversa da tutte le altre viste le sensazioni ed i ricordi che evoca questa sfida.
Chi vince il Mondiale?
Ovviamente sono di parte e spero che vinca l'Uruguay, però ci sono altre squadre molto forti come Brasile, Germania, Spagna e Argentina. La vincente, secondo me, sarà una di queste.
Da uruguagio, quanto senti la rivalità con gli argentini?
E' una rivalità che esiste da sempre poichè sia noi che loro vogliamo sempre vincere e questo ci motiva in maniera particolare quando ci troviamo ad affrontare sia squadre di club che la selezione argentina.
Aqui a continuaciòn os dejo la entrevista en el idioma original:
Hola Rodrigo, que tal? Cómo definirías ese momento de tu carrera?
Hola, todo bien. Lo defino como el momento más importante de mi carrera porque estoy teniendo mucha continuidad y además porque estoy en la definición del campeonato uruguayo con mi equipo.
Wanderers líder en el clausura y en la tabla anual, como es sentir que estáis jugando para ganar un título?
Es lo mejor que te puede pasar porque vivir oportunidades como esta no se da todos los días, por eso lo disfruto mucho.
Como te encuentras en tu nueva posición más retrasada?
La verdad que muy bien porque tengo más contacto con la pelota y me da otra visión de la cancha a la hora de atacar, tengo más libertad y más espacios para moverme por eso me gusta mucho.
Cuanto influyen los entrenadores en un equipo?
Creo que mucho porque cada entrenador trata de trasmitir su idea y si el grupo al que dirige está convencido de esta puede ser una fortaleza muy grande.
Wanderers líder del campeonato y tu con 7 goles eres el mejor goleador del equipo. Para un uruguayo es más fácil ser parte de la celeste sí juega en el campeonato local o sí juega en Europa?
Creo que se necesita de las 2 cosas pero lo más importante es jugar a gran nivel en el lugar donde estés.
En qué debe mejorar Rodrigo Pastorini para llegar a la selección?
Creo que mejorar en cuanto al rendimiento personal y después mantener una regularidad en el equipo que me toque estar.
Dentro de un mes empieza el Mundial. Como va a ser la copa de tu Uruguay?
La verdad que es difícil predecir como le irá, lo que sí tengo claro es que va a ser un grupo muy difícil pero Uruguay tiene muy buenos jugadores como para pasar y después luchar en el mano a mano con cualquier selección. Obviamente espero que le vaya muy bien y q sea campeona del mundo pero hay un largo camino que recorrer y con muy buenas selecciones adelante.
Con el Mundial en Brasil el recuerdo vuelve al Maracanazo del 1950, como se vive hoy en Uruguay el recuerdo de aquel 16 de julio?
Se vive con mucha tranquilidad, fue algo hermoso para Uruguay pero hoy en día la gente es consciente que lo del 50 ya paso. También es bueno decir q existe eso de que uruguay genera una sensación distinta si llegara a jugar contra Brasil pero los partidos son todos distintos.
Quien va a ganar el mundial?
Como uruguayo lógicamente que quisiera que lo gane uruguay pero hay muchas selecciones buenas como Brasil, Alemania, España y Argentina así que entre esos 5 estarían mis candidatos.
Cuanto sientes, como uruguayo, la rivalidad con argentina y los argentinos?
Siempre existió esa rivalidad y tanto nosotros como ellos queremos ganar siempre así que es una rivalidad histórica muy linda y que motiva mucho siempre cuando se está en frente con equipos argentinos.
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