Con il 4-0 del Camp Nou tra Barcellona e Valladolid, i catalani si sono aggiudicati la Liga 2009/2010 lasciandosi alle spalle il Real Madrid, che invece ha chiuso l'annata senza nessun titolo in bacheca.
In pochi in estate avrebbero pronosticato un epilogo simile per la corazzata guidata da Pellegrini, che alla luce del faraonico mercato estivo, si candidava a fare incetta di trofei in patria ed in Europa.
Il tutto giustificato dall'arrivo di campionissimi del calibro di Kakà e Cristiano Ronaldo, Xabi Alonso e Benzema che avevano il compito di interrompere il dominio totale del Barcellona di Guardiola "Campione di tutto".
Il clamoroso mercato in entrata ha fatto passare quasi inosservate le partenze degli olandesi Huntelaar, Van Nistelrooy, Sneijder e Robben, che alla luce delle prestazioni stagionali (gli ultimi 2) stanno facendo nascere rimorsi e rimpianti tra i tifosi madridisti.
Infatti, l'interista e la stella del Bayern si contenderanno proprio al Bernabeu la prossima Champion's League, sotto gli occhi dei loro ex tifosi che guarderanno la finalissima di domani con un pizzico di nostalgia.
Rimpianti accentuati dal fatto che i giocatori arrivati al loro posto non hanno ripagato sul campo lo sforzo economico profuso da Florentino Perez per il loro acquisto. Il brasiliano Kakà è rimasto a lungo ai box per una fastidiosa pubalgia, incidendo in maniera quasi nulla sulla stagione del club, mentre il francese Benzema ha perso il posto a favore di Higuain che ha avuto una costanza sotto porta clamorosa.
Tuttavia nel valutare la stagione del Real, bisogna scindere la Liga dalla Copa del Rey e la Champion's League e analizzare singolarmente ogni manifestazione.
L'eliminazione subita per mano dell'Alcorcon in Copa del Rey resta un'umiliazione difficile da cancellare e la sconfitta per 4-0 al Municipal de Santo Domingo ha rappresentato senz'altro il punto più basso toccato dagli uomini di Pellegrini.
Il cammino in Champion's è stato agevole nella fase a gironi dove le merengues hanno conquistato il primo posto ai danni del Milan che però è andato a vincere per 3-2 al Bernabeu, mettendo in discussione, anche se per poco, il primato nel Gruppo C.
Dall'urna di Nyon era uscito un avversario tutto sommato abbordabile come il Lione di Puel; però il verdetto del campo non è stato poi cosi scontato e il gol di Makoun alla Gerland costringeva CR9 e soci a fare l'impresa tra le mura amiche.
Il primo tempo dominato e chiuso in vantaggio, però non è bastato per superare il turno visto che Pjanic con un tocco sotto porta ha zittito tutti e ha segnato la prima grande delusione dell'anno per i blancos che per il sesto anno consecutivo non hanno superato lo scoglio degli ottavi.
La Liga è stata chiusa al secondo posto con 96 punti. Nello svolgere l'analisi una premessa è d'obbligo: da quando il campionato è articolato in 38 giornate mai nessuno aveva fatto cosi tanti punti e al cospetto di un dato del genere bisogna solo inchinarsi di fronte ad un Barcellona astrale, che è stato capace di totalizzare 99 punti e strappare un titolo, che le merengues avrebbero conquistato se solo non avessero dovuto duellare contro dei marziani.
Detto ciò, è impossibile valutare negativamente la campagna in Liga dei madrileni, nonostante non sia arrivata la vittoria finale.
I numeri dei vicecampioni sono impressionanti: 96 punti; 31 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Miglior attacco con 102 reti, in cui spicca la coppia Cristiano Ronaldo (26 gol) - Higuain (27 gol) e seconda difesa meno battuta del torneo con sole 35 reti al passivo.
Il rendimento casalingo è stato praticamente perfetto con 18 vittorie e 1 sola sconfitta, purtroppo decisiva, contro il Barcellona che ha segnato il definitivo sorpasso dei catalani.
Analizzando la Liga nella sua interezza ci si accorge che l'11 di Pellegrini è stato da solo al comando solo all'11° turno, quando dopo la vittoria per 1-0 contro il Racing Santander, comandava la classifica con 28 punti a fronte dei 27 del Barcellona.
Vetta della classifica che è stata persa la settimana seguente proprio nello scontro diretto al Camp Nou, deciso da Ibrahimovic.
Da li in poi i Galacticos sono rimasti sempre nella scia dei blaugrana riuscendo a centrare l'aggancio in vetta alla 25esima e dopo 6 giornate appaiate in vetta, la sconfitta casalinga nello scontro diretto ha segnato l'allungo decisivo per i culè che non hanno più mollato la testa della classifica.
Il finale di stagione ha evidenziato ancora di più lo straripante potere del duo di testa che ha rifilato ben 25 punti di distacco al Valencia terzo classificato.
Si è chiuso in questo modo il primo anno del Florentino bis che partiva sotto i migliori auspici e che dopo una temporada senza vittorie, si prepara ad una piccola rivoluzione.
Dopo 16 anni di gloria, Raul andrà a chiudere la carriera nella MLS, Kakà probabilmente verrà ceduto al Chelsea di Carlo Ancelotti, Benzema fa gola a diversi club europei che vogliono approfittare del suo calo di rendimento per ottenere uno sconto sul suo cartellino, Guti potrebbe lasciare e anche altri.
Il cambio più importante però avverrà in panchina, dove Florentino sembra aver scelto Jose Mourinho.
Il portoghese si è guadagnato la stima dell'ingenger Perez nella doppia sfida in semifinale di Champion's contro il Barcellona e ormai la stampa iberica è certa che sarà lui a prendere il posto del cileno Pellegrini.
Il Bernabeu che lo vedrà protagonista in finale, dunque, potrà diventare il suo stadio per i prossimi 3 anni.
Se lo augura tutto il popolo madridista che domani sera farà senz'altro il tifo per lui che da anni è un nemico dichiarato del Barcelonismo e in Perez troverà il presidente perfetto per soddisfare le sue richieste (non solo economiche), cosi come lo sono stati Abramovich prima e Moratti poi.
Lascerà molto probabilmente da campione l'Inter per intraprendere la sfida più affascinante e difficile della sua carriera alla guida del club più prestigioso del Mondo.
Il clamoroso mercato in entrata ha fatto passare quasi inosservate le partenze degli olandesi Huntelaar, Van Nistelrooy, Sneijder e Robben, che alla luce delle prestazioni stagionali (gli ultimi 2) stanno facendo nascere rimorsi e rimpianti tra i tifosi madridisti.
Infatti, l'interista e la stella del Bayern si contenderanno proprio al Bernabeu la prossima Champion's League, sotto gli occhi dei loro ex tifosi che guarderanno la finalissima di domani con un pizzico di nostalgia.
Rimpianti accentuati dal fatto che i giocatori arrivati al loro posto non hanno ripagato sul campo lo sforzo economico profuso da Florentino Perez per il loro acquisto. Il brasiliano Kakà è rimasto a lungo ai box per una fastidiosa pubalgia, incidendo in maniera quasi nulla sulla stagione del club, mentre il francese Benzema ha perso il posto a favore di Higuain che ha avuto una costanza sotto porta clamorosa.
Tuttavia nel valutare la stagione del Real, bisogna scindere la Liga dalla Copa del Rey e la Champion's League e analizzare singolarmente ogni manifestazione.
L'eliminazione subita per mano dell'Alcorcon in Copa del Rey resta un'umiliazione difficile da cancellare e la sconfitta per 4-0 al Municipal de Santo Domingo ha rappresentato senz'altro il punto più basso toccato dagli uomini di Pellegrini.
Il cammino in Champion's è stato agevole nella fase a gironi dove le merengues hanno conquistato il primo posto ai danni del Milan che però è andato a vincere per 3-2 al Bernabeu, mettendo in discussione, anche se per poco, il primato nel Gruppo C.
Dall'urna di Nyon era uscito un avversario tutto sommato abbordabile come il Lione di Puel; però il verdetto del campo non è stato poi cosi scontato e il gol di Makoun alla Gerland costringeva CR9 e soci a fare l'impresa tra le mura amiche.
Il primo tempo dominato e chiuso in vantaggio, però non è bastato per superare il turno visto che Pjanic con un tocco sotto porta ha zittito tutti e ha segnato la prima grande delusione dell'anno per i blancos che per il sesto anno consecutivo non hanno superato lo scoglio degli ottavi.
La Liga è stata chiusa al secondo posto con 96 punti. Nello svolgere l'analisi una premessa è d'obbligo: da quando il campionato è articolato in 38 giornate mai nessuno aveva fatto cosi tanti punti e al cospetto di un dato del genere bisogna solo inchinarsi di fronte ad un Barcellona astrale, che è stato capace di totalizzare 99 punti e strappare un titolo, che le merengues avrebbero conquistato se solo non avessero dovuto duellare contro dei marziani.
Detto ciò, è impossibile valutare negativamente la campagna in Liga dei madrileni, nonostante non sia arrivata la vittoria finale.
I numeri dei vicecampioni sono impressionanti: 96 punti; 31 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Miglior attacco con 102 reti, in cui spicca la coppia Cristiano Ronaldo (26 gol) - Higuain (27 gol) e seconda difesa meno battuta del torneo con sole 35 reti al passivo.
Il rendimento casalingo è stato praticamente perfetto con 18 vittorie e 1 sola sconfitta, purtroppo decisiva, contro il Barcellona che ha segnato il definitivo sorpasso dei catalani.
Analizzando la Liga nella sua interezza ci si accorge che l'11 di Pellegrini è stato da solo al comando solo all'11° turno, quando dopo la vittoria per 1-0 contro il Racing Santander, comandava la classifica con 28 punti a fronte dei 27 del Barcellona.
Vetta della classifica che è stata persa la settimana seguente proprio nello scontro diretto al Camp Nou, deciso da Ibrahimovic.
Da li in poi i Galacticos sono rimasti sempre nella scia dei blaugrana riuscendo a centrare l'aggancio in vetta alla 25esima e dopo 6 giornate appaiate in vetta, la sconfitta casalinga nello scontro diretto ha segnato l'allungo decisivo per i culè che non hanno più mollato la testa della classifica.
Il finale di stagione ha evidenziato ancora di più lo straripante potere del duo di testa che ha rifilato ben 25 punti di distacco al Valencia terzo classificato.
Si è chiuso in questo modo il primo anno del Florentino bis che partiva sotto i migliori auspici e che dopo una temporada senza vittorie, si prepara ad una piccola rivoluzione.
Dopo 16 anni di gloria, Raul andrà a chiudere la carriera nella MLS, Kakà probabilmente verrà ceduto al Chelsea di Carlo Ancelotti, Benzema fa gola a diversi club europei che vogliono approfittare del suo calo di rendimento per ottenere uno sconto sul suo cartellino, Guti potrebbe lasciare e anche altri.
Il cambio più importante però avverrà in panchina, dove Florentino sembra aver scelto Jose Mourinho.
Il portoghese si è guadagnato la stima dell'ingenger Perez nella doppia sfida in semifinale di Champion's contro il Barcellona e ormai la stampa iberica è certa che sarà lui a prendere il posto del cileno Pellegrini.
Il Bernabeu che lo vedrà protagonista in finale, dunque, potrà diventare il suo stadio per i prossimi 3 anni.
Se lo augura tutto il popolo madridista che domani sera farà senz'altro il tifo per lui che da anni è un nemico dichiarato del Barcelonismo e in Perez troverà il presidente perfetto per soddisfare le sue richieste (non solo economiche), cosi come lo sono stati Abramovich prima e Moratti poi.
Lascerà molto probabilmente da campione l'Inter per intraprendere la sfida più affascinante e difficile della sua carriera alla guida del club più prestigioso del Mondo.
http://www.repubblica.it/images/2010/05/23/103000062-b2a18c85-6b6a-4b4d-b190-0cfa7d3a0a25.jpg
RispondiEliminaciao ciao!
KUBALA.
Molto attinente con il post....i miei complimenti!!!
RispondiElimina"che ha avuta una costanza sotto porta clamorosa." A morte l'italiano!!!
RispondiEliminaL'avermi fatto notare di aver messo una A al posto di una O per un errore, con un commento simile, ti rende ancor più ridicolo.
RispondiEliminaTornatene sul tuo blog, dove a morire ogni giorno è la competenza.
Addio
Ciao, siamo interessati allo scambio di link e abbiamo già provveduto ad inserire quello del tuo blog in home page!
RispondiEliminaCiao e complimenti per il blog!
Aguante Futbol
Hello,
RispondiEliminaI have found an excellent page with all the transfers, rumours of the all top European clubs. All in the same page. It is great to see together all the news –name, transfer fee and position of each player- about all the top teams
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