L'ultimo goleador celeste
Terminata la sessione estiva del calciomercato, tutte le squadre guardano già al mercato di gennaio per rinforzarsi e come spesso accade sono in molti a cercare in Sud America un giovane da talento su cui scommettere.
Uno dei prospetti più interessanti del panorama sudamericano è senza dubbio l'uruguagio Rodrigo Pastorini, andiamo a conoscerlo meglio:
Rodrigo Pastorini nasce il 4 marzo 1990 a Florida, un paese a circa 100 km dalla capitale Montevideo.
Inizia a tirare calci ad un pallone sin da bambino e a 6 anni gioca già nella squadretta della sua città, l'Atletico Florida.
A 14 anni si aggrega alle giovanili del Danubio nella settima categoria. Intanto prosegue gli studi e la sua vita si divide a metà tra la scuola e gli allenamenti che continua a sostenere nonostante la distanza da Montevideo.
Dal 2004 ha viaggiato tutti i giorni per andare ad allenarsi, ma dallo scorso anno è andato a vivere con la sua famiglia nella capitale, ed ora è suo padre a dover viaggiare tutti i giorni per andare a lavorare a Florida.
La sua carriera in crescendo al Danubio lo ha costretto ad abbandonare gli studi di veterinaria per mancanza di tempo, ma i risultati sportivi gli stanno dando ragione.
Già nel 2005 si mise in grande evidenza al Mundialito Paz y Unidad segnando una tripletta nel 4-1 finale contro il Tahuici che è valsa la coppa ai suoi e dopo la partita espresse tutta la sua gratitudine verso il club dicendo: “No todos los chicos del interior de mi país podemos darnos el gusto de jugar para Danubio, es por eso que la satisfacción de ser el goleador de mi equipo es doble”.
E' stato il capocannoniere di 3 delle 4 categorie giovanili in cui ha giocato e dopo le sue ottime prestazioni nelle juveniles ha esordito in Primera Division con il Danubio il 30 giugno 2008.
Da allora fa parte in pianta stabile della prima squadra e ed è stato uno dei punti fissi delle selezioni sub15 e sub17 della Celeste.
Destro naturale, longilineo, è dotato di un fisico molto possente (186 cm x 77kg) nonostante la giovane età ed è abbastanza rapido grazie alle sue lunghe leve.
E' un centravanti che ama svariare su tutto il fronte d'attacco, intelligente nei movimenti che sono il suo punto di forza ed essenziale nel suo gioco.
Non è una prima punta statica, ma ama anche partire largo sia a destra che a sinistra o arretrare a prendere palla e partecipare alla manovra, è bravo nel tenere palla e abile con tutti e due i piedi.
A livello giovanile con il Danubio si è rivelato una macchina da gol e il senso del gol è uno dei suoi
principali punti di forza.
Il CT dell'Uruguay Sub-20 non lo ha convocato per il Mondiale che si sta svolgendo in Egitto a causa di problemi politici tra il suo club e la federazione, e da un punto di vista prettamente economico può essere uno svantaggio per la società vista la grande visibilità di cui avrebbe goduto in una vetrina del genere.
Il suo attuale contratto scadrà nel 2010, e come lui stesso mi ha confidato non gli dispiacerebbe giocare un anno in Argentina per acquisire ulteriore esperienza, fermo restando che il suo pallino è l'Europa e in particolare l'Italia e la Spagna.
Diverse società di Serie A si sono interessate a lui, ma negli ultimi tempi la squadra che più di tutte ha provato a fargli attraversare l'Atlantico è stato il Siviglia di Jose Del Nido, sempre attento ai giovani talenti che sbocciano in Sud America.
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