venerdì 11 settembre 2009

La caida del Rey


Maradona attraversa il suo peggior momento da DT

Il Maradona uomo è caduto e si è rialzato, il Maradona calciatore forse non è mai realmente caduto, il Maradona allenatore è caduto e difficilmente si rialzerà.
In questa settimana la sua Argentina era attesa dalla prova del fuoco: 2 partite da dentro o fuori, da vincere assolutamente per continuare a sperare in una qualificazione diretta al Mondiale.
Sono arrivate invece 2 sconfitte che non cambiano di molto la posizione nel girone, ma hanno influito pesantemente sulla posizione del DT e sul morale di una squadra ormai sfiduciata.
Prima della sfida di Rosario contro il Brasile, l'ex Pibe de Oro aveva fatto grandi proclami dichiarandosi pronto ad "affogare" i verdeoro e manifestando una strana sicurezza aveva dato già la sua formazione alla vigilia.
Il verdetto del campo però è stato durissimo per la Selecciòn sconfitta nettamente 3-1 da un Brasile troppo forte e abile nello sfruttare le occasioni capitategli.
Da quando Diego ha preso in mano le redini della squadra ancora non si è visto un progetto tattico ben definito, ancora non si è delineato un "once de memoria" e soprattutto ancora non si è visto del gioco ne tantomeno i risultati.
In 10 uscite ufficiali sono stati convocati più di 60 giocatori, ma se da un lato va dato il merito di avere il coraggio di chiamare i giovani, dall'altro non si capiscono le convocazioni di vecchie glorie ormai sul viale del tramonto come Palermo, Veron o Schiavi.
A pagare la pessima prestazione del Gigante de Arroyito è stato principalmente Andujar a cui è stato preferito Romero nella trasferta di Asunciòn; morale della favola: l'Argentina con l'estremo difensore dell'Az tra i pali è stata surclassata dal Paraguay che ha vinto per 1-0, ma il risultato sarebbe potuto essere più largo.
In patria sono in molti a chiedere la sua testa, ma difficilmente Grondona rinnegherà la scelta che ha fatto lo scorso anno e quindi per le prossime 2 partite probabilmente ci sarà lui in panchina nonostante fossero stati fatti anche i nomi dei probabili successori come il Turco Mohamed e Carlos Bilardo.
Per un'Argentina che piange c'è un Brasile che ride e non potrebbe essere altrimenti. Gli uomini di Dunga hanno centrato la qualificazione con 2 turni d'anticipo e in una sola settimana hanno sconfitto prima i loro rivali storici e poi il Cile, terza forza del girone.
Alla vigilia di questa settimana di qualificazione i verdeoro erano la formazione più tranquilla dall'alto del primo posto del girone e di una consapevolezza nei propri mezzi che dura ormai dalla Confederations Cup.
A differenza di Maradona, Dunga ha ben delineato il suo 11 di partenza e d'ora in poi potrà tranquillamente sperimentare nuovi moduli e giocatori.
Al centro della difesa Juan, Thiago Silva e Luisao si giocheranno il posto accanto a Lucio, mentre sulla trequarti l'unico ballottaggio è tra Elano e Ramires, confermatissimo invece Luis Fabiano che sta vivendo un grandissimo momento dal punto di vista realizzativo.
A meno di un anno dal Mondiale la Seleção è la favorita d'obbligo con Spagna e Inghilterra; si dicevano le stesse cose anche nel 2005 e poi sappiamo tutti com'è andata a finire, ma gli errori si commettono proprio per non essere ripetuti e questo Brasile sembra avere tutte le virtù di quello di Parreira, senza però i vizi di quella accozzaglia di campioni che si presentò in Germania.
Sono certe ormai di andare in Sud Africa anche il Paraguay dell'argentino Gerardo "Tata" Martino e il Cile di Marcelo Bielsa a cui manca solo la certezza matematica.
I Rojiblancos hanno demolito l'Argentina dal punto di vista del gioco evidenziando ancora una volta di più la loro solidità difensiva (seconda miglior difesa del girone) e l'intesa del tandem offensivo Valdez-Cabañas che ha messo in serio imbarazzo la difesa albiceleste.
La Roja invece è stata una delusione perchè in 2 partite ha raccolto solo un punto contro il Venezuela, mentre ha perso 4-2 a Salvador contro una Seleção composta in gran parte da riserve.
La qualificazione non dovrebbe essere in dubbio, perchè gli basterà non perdere in Colombia e in casa con l'Ecuador per avere la quasi certezza del 3° posto e questa squadra ha tutte le potenzialità per far bene anche nella prossima rassegna iridata.
Il ricambio generazionale ha finalmente riportato il Cile ad alti livelli come dimostrato anche dagli ottimi risultati conseguiti a livello giovanile al Torneo di Tolone negli ultimi 2 anni.
Gli ultimi 2 posti se li giocheranno l'Ecuador, Argentina, Venezuela, Uruguay e Colombia. La prossima giornata potrebbe essere favorevole a tutte tranne l'Uruguay che andrà a giocare lo scontro diretto in Venezuela e nell'ultima trasferta si è dimostrato vulnerabile perdendo contro il Perù fanalino di coda.
Cosi a diventare decisiva potrebbe essere l'ultima giornata che vede la Celeste ospitare a Montevideo la Selecciòn in quella che potrebbe diventare la sfida decisiva per il 5° ed ultimo posto utile, che vale lo spareggio con la quarta squadra della zona Concacaf che verosimilmente sarà la Costa Rica.

Le prossime 2 giornate:

17ª giornata 11/10/09

Argentina - Perù
Bolivia - Brasile
Colombia - Cile
Ecuador - Uruguay
Venezuela - Paraguay

18ª giornata 15/10/09

Paraguay - Colombia
Perù - Bolivia
Uruguay - Argentina
Brasile - Venezuela
Cile - Ecuador

La classifica attuale dopo 16 giornate:

Brasile 33
Paraguay 30
Cile 27
Ecuador 23
Argentina 22
Uruguay 21
Venezuela 21
Colombia 20
Bolivia 12
Perù 10

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